Terapia online per i bambini. Può funzionare?

Un adulto che voglia aiutare un minore attraverso la psicoterapia online ha bisogno di conoscere in modo chiaro come funzioni questo percorso. Ci sono dei reali benefici? Tutti i trattamenti di psicoterapia in presenza possono essere svolti anche online, oppure certi casi richiedono l’intervento classico, di persona? Vediamo insieme che cos’è la psicoterapia online e quali soluzioni inaspettate è in grado di offrire.
Modalità sincrona o asincrona: due facce della terapia online
La rete permette di svincolare il terapeuta e il paziente dal trovarsi nello stesso luogo, faccia a faccia, durante la terapia. L’intervento psicologico mediato dal web può svolgersi in modalità sincrona (cioè nello stesso momento, seppur in un luogo diverso) oppure asincrona (cioè con un tempo di risposta che non prevede l’interazione simultanea). Per chiarire le modalità di svolgimento di una terapia online, facciamo questa distinzione:
• Modalità asincrona. Paziente e terapeuta dialogano tramite email, oppure con messaggi vocali o di testo attraverso una chat (come WhatsApp o Telegram, solo per fare un esempio).
• Modalità sincrona. L’interazione è audiovisiva, all’occorrenza anche testuale, e si avvale delle piattaforme di videoconferenza (come Google Meet, Zoom o Skype).
Smartphone, chat, videochiamate: strumenti e canali della psicoterapia sul web
Nella maggior parte dei casi non c’è una differenza nel trattamento che un bambino può ricevere online piuttosto che in presenza. Quello che cambia in primo luogo è il canale di comunicazione. Il dialogo con il terapeuta si svolge attraverso una videochiamata, una telefonata, una chat – talvolta più di un modalità insieme – a cui il bambino potrà accedere tramite smartphone, tablet o computer. Lo psicoterapeuta potrebbe coinvolgere gli adulti che seguono il bambino – spesso si tratta dei genitori – affinché raccontino quale sia la situazione familiare, quali problemi stia vivendo il bambino, e se nell’anamnesi familiare sono presenti disturbi mentali.
Due esempi di terapie somministrate online: cognitivo-comportamentale e counseling
Il terapeuta farà una valutazione iniziale del bambino e stabilirà il percorso più adatto alle sue esigenze. Concorderà con i suoi genitori, o tutori, le modalità di svolgimento della terapia e li metterà al corrente sugli obblighi di riservatezza. Vediamo da vicino due casi di terapie somministrate anche online:
• Terapia cognitivo-comportamentale. È il trattamento più comune per aiutare la persona a identificare e cambiare i pensieri negativi e i comportamenti distruttivi. Viene già impiegata online per aiutare i bambini che soffrono di disturbo dell’ansia o di depressione.
• Counseling. Il terapeuta lavora sul sostegno emotivo di cui il bambino ha bisogno per superare le proprie difficoltà: dal saper socializzare con altri coetanei al riconciliarsi con un amico.
Vantaggi e svantaggi della psicoterapia via web
La molteplicità degli strumenti e dei canali con cui il bambino può comunicare con il proprio terapeuta rappresentano una grande risorsa. Si abbatte quel muro di imbarazzo causato dal trovarsi nella stessa stanza. Tra i vantaggi di un approccio online teniamo presente che:
• i bambini possono sentirsi più a loro agio nella propria stanza piuttosto che all’interno di uno studio;
• le famiglie che temono di essere giudicate per il fatto di chiedere aiuto a uno psicologo, rimanendo a casa evitano qualunque incontro indesiderato;
• i nativi digitali così avvezzi con le nuove tecnologie possono vivere le sedute online senza particolari difficoltà di ambientamento;
• i genitori impegnati durante il lavoro possono concordare gli appuntamenti dei propri figli in base agli orari di rientro a casa, anziché dover affrontare ulteriori spostamenti;
• le famiglie che abitassero in zone rurali o poco servite dalle infrastrutture, avrebbero accesso a un servizio che altrimenti sarebbe loro precluso.
Se da una parte abbiamo visto gli aspetti positivi, consideriamo anche i risvolti negativi che possono incontrarsi durante un percorso online:
• la rete internet e la tecnologia di cui si dispone possono pregiudicare la qualità dell’esperienza;
• mentre il bambino dialoga con il terapeuta nella propria stanza, i genitori potrebbero sentirsi tagliati fuori dalla comunicazione;
• non tutti i disturbi possono essere affrontati online: problemi di autostima o di gestione della rabbia non sono adatti a questo contesto.
Malattie, farmaci, centri d’eccellenza. Ricorriamo sempre più spesso ad internet quando si tratta di salute. Compresa la richiesta di psicoterapia online
A livello globale le prestazioni psicologiche online stanno diventando una pratica diffusa. Negli Stati Uniti gli psicologi che offrono queste consulenze si attestavano al 20% già nel 2017. Gli italiani che cercano su internet informazioni sulla salute si aggirano sul 25%. Una ricerca condotta nel 2016 da GFK stima che 11 milioni di persone interrogano i motori di ricerca quando si tratta di salute. L’ente di ricerca Anima ha censito l’offerta dei siti web che offrono prestazioni psicologiche. Il quadro che ne è emerso vede un bacino di 5000 siti web dedicati alla psicoterapia online; solo 500 offrono dei servizi effettivi; i professionisti attivi anche online sono circa 2000 (fonte: AA. VV., Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web, 2017).
Quando affidarsi a uno psicologo online
Ci sono innumerevoli casi in cui una terapia con psicologo online può dare enormi benefici. Pur restando nella propria casa il bambino imparerebbe a gestire i conflitti, o a ridurre l’ansia, a migliorare la propria autostima, ad affrontare gli episodi di bullismo o l’insorgere della depressione.
Se vuoi tutelare la salute mentale di un minore – che potrebbe essere tuo figlio o qualcuno che conosci – chiedi la consulenza di un professionista. Sarà lo psicoterapeuta a proporti il percorso più adatto ai