Le caratteristiche della personalità influenzano il tipo di disturbo alimentare

Recenti e importanti studi rilevano che la struttura della personalità abbia un’importanza decisiva nello sviluppo e nel mantenimento di un disturbo alimentare.
L’articolo “Eating disorders and personality, 2004–2016: A systematic review and meta-analysis” pubblicato nel giugno 2016 su Clinical Psychology Review, conferma definitivamente un dato noto da tempo: i tratti di personalità sono in grado di spiegare le variazioni dei sintomi e della prognosi di molti disturbi alimentari.
Dallo studio effettuato, infatti, tutte le persone con una diagnosi di disturbo alimentare tendono ad avere tali caratteristiche:
- perfezionismo elevato
- un’alta tendenza nevrotica
- una forte motivazione all’evitamento dei contatti e dell’intimità.
Ma ci sono anche differenze importanti tra i diversi tipi di disturbo. Ad esempio, le persone affette da bulimia sono più impulsive di quelle anoressiche.
Inoltre, le persone con anoressia di tipo restrittivo ricevono più frequentemente anche una diagnosi di disturbo di personalità evitante e/o ossessivo compulsivo, mentre le persone bulimiche o quelle che tendono alle abbuffate senza comportamenti restrittivi (binge eating) hanno più spesso una struttura di personalità di tipo paranoide o borderline. Inoltre, sembra sufficientemente accertato che le persone che tendono alle abbuffate con o senza comportamenti compensativi abbiano, in media, psicopatologie della personalità più gravi.
La ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Calgary, in Canada, fornisce indicazioni molto importanti per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione e per differenziare le cure in base al disturbo specifico.
Ad esempio, se una persona con disturbo dell’alimentazione è caratterizzata anche da un perfezionismo elevato e da tratti di personalità ossessivi, una psicoterapia efficace focalizzerà il trattamento anche su questi ultimi aspetti, oltre che sul sintomo relativo all’alimentazione.
Allo stesso modo, nei casi di binge eating in cui l’instabilità emotiva e l’impulsività sono spesso i meccanismi che innescano gli episodi di abbuffata, una cura efficace concentrerà la propria azione su questi tratti della personalità per assicurare il migliore esito possibile del trattamento.
Fonte: Sarah M. Farstad, Laura M. McGeown, Kristin M. von Ranson, Eating disorders and personality, 2004–2016: A systematic review and meta-analysis, Clinical Psychology Review, Volume 46, June 2016, Pages 91-105