Fame nervosa: 8 consigli per il Natale

Le diete rappresentano quasi sempre un sacrificio e limitare o controllare l’assunzione di cibo durante le feste può aggiungere altro tormento al disagio. In particolare, nella nostra cultura il cibo è l’elemento più importante delle feste, quello intorno al quale le persone si aggregano per scambiare affetto e condividere l’appartenenza familiare. Per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare o genericamente di fame nervosa, il rischio è quello di vivere il Natale con grande tensione, sensi di colpa e comportamenti dannosi e autolesionisti.
Di seguito, alcuni tradizionali consigli per ridurre il disagio e cercare di rasserenare l’animo. Possono essere d’aiuto per non compromettere – a causa del cibo – quanto di buono c’è nel ritrovarsi, nel rivedersi e nel festeggiare insieme il Natale.
- IMMAGINA: prima di qualsiasi occasione di incontro, ad esempio la cena della vigilia o il pranzo di Natale, prenditi del tempo per immaginare le persone che incontrerai: familiari, parenti, amici. Spesso con alcuni di loro non ti vedi da almeno un anno e con altri forse anche da più anni. Lavora di fantasia: prova ad immaginare cosa ti diranno, quali commenti faranno. Faranno osservazioni sulla tua forma fisica? Ti diranno quanto sei ingrassata o dimagrita? In genere sono proprio queste le più temute. Immagina da chi potranno provenire. Immagina dettagliatamente quali risposte (o non risposte) ti piacerebbe dare per uscire dall’imbarazzo. Un avvertimento importante: le percezioni (proprie e altrui) non sono la realtà. Quel che sembra non è quel che è, nel bene e nel male.
- INDIVIDUATI: mangiare e parlare di ciò che si mangia è lo sport preferito degli italiani. Durante le feste è come se si svolgesse un vero e proprio campionato del mangiare con tanto di dopo-partita. Specialmente molti italiani amano parlare di ciò che hanno mangiato… alla moviola! Tuttavia, è solo uno dei modi di vivere le feste, ma non è l’unico. Anche il tuo modo di vivere la festa ha il diritto di esistere e di essere rispettato e accolto. Ricorda: io sono io e tu sei tu. Abbiamo il diritto di esistere entrambi così come siamo.
- INFORMATI: non è (ancora) molto comune forse nel nostro paese, ma sapere ciò che si mangerà e quanto si mangerà è un diritto riconosciuto e pienamente accettato in molti paesi e in altre culture. Informarsi su cosa si mangerà permette di controllare l’ansia e di prepararsi all’evento.
- PROPONI: offriti di portare una pietanza che preferisci mangiare e che possa essere gradita anche agli altri ospiti (non tutti necessariamente). È un accorgimento importante per almeno due motivi. Da un lato ti permetterà di mantenere un po’ di controllo sulla situazione, dall’altro eviterai di assumere il ruolo della persona “inospitale”, cioè di quello che rifiuta e basta.
- SURFA: ricorda sempre che tutti gli impulsi, anche se appaiono come irresistibili, sono destinati a scomparire entro breve tempo. Sono come le onde: nascono, si gonfiano, si ingrandiscono, ma si infrangono a riva piuttosto velocemente. Utilizza queste feste per diventare un esperto delle tue onde emotive. Diventa consapevole di come sono fatte, dei loro dettagli, delle loro dimensioni e del loro impatto. Per farlo è necessario osservarle e “cavalcarle”, cercando di non farsi travolgere.
- PERSEVERA: non interrompere le tue abitudini alimentari durante le feste. Esagerare si può, a volte si deve, ma ricorda di orientare la tua attenzione su ciò di cui hai veramente bisogno e su ciò che vuoi da te stesso e dagli altri. Fai spazio alle tue reali necessità, senza soffocarle nel cibo ma anche senza privarti di cibo. Non perdere il contatto con te stesso.
- APPOGGIATI: non ostinarti a far tutto da solo. Non farti imprigionare dall’orgoglio o umiliare dalla vergogna. Se alcune situazioni ti appaiono più difficili di altre, cerca una persona tra quelle che hai intorno che possa darti una mano se ne hai bisogno. Concediti di appoggiarti e permettile di sostenerti.
- DIVERTITI: impara a divertirti. Non sempre sappiamo farlo e la tendenza a stare nel dolore o nella paura a volte è più forte di quella a stare nel piacere e nel gioco. Potrà apparire paradossale, ma spesso le persone hanno più paura di rilassarsi che di stare in ansia o nella preoccupazione. Non importi di fare cose per te sgradevoli, ma permettiti di provare cose o situazioni nuove. In qualunque situazione, ricorda di portare sempre con te un pizzico di novità, una piccola manciata di divertimento e un cucchiaino di creatività. A volte, come nel cibo, basta davvero molto poco per cambiare radicalmente il sapore dell’esperienza e il gusto dell’esistenza. Buone feste!