Depressione post parto o baby blues? Le cause e l’aiuto dello psicologo

La gravidanza e la maternità sono tra le esperienze più complesse e intense nella vita di una donna.
Per quanto in genere i vissuti e le emozioni piacevoli dominino sugli aspetti inevitabilmente spiacevoli o dolorosi di tale esperienza, ci sono anche casi in cui dopo il parto si manifesta una forma di disagio depressivo comunemente nota come depressione post-partum.
Cosa causa la depressione post partum?
Dati i cambiamenti fisici ed ormonali che la gravidanza comporta, la depressione post partum è certamente uno dei tanti possibili “effetti collaterali” che possono o non possono verificarsi.
Se è vero che ogni donna vive la gravidanza in modo diverso, è anche noto da molti studi scientifici effettuati che esistono alcuni fattori di rischio specifici che possono predisporre ad una depressione post partum.
Così, pur non avendo ancora certezze definitive su “cosa esattamente causi la depressione post parto” possiamo dire che è un fenomeno che si presenta molto più frequentemente in donne:
- che hanno avuto episodi di depressione o disturbi ansiosi in passato
- alla prima gravidanza
- che hanno abusato di alcool, fumo o droghe
- che sviluppano una tiroidite dopo il parto
Inoltre, tra i fattori di rischio i ricercatori stanno attualmente investigando anche sul possibile ruolo della genetica. Altri aspetti che influiscono hanno a che fare con gli stili alimentari, il sovrappeso ed una eccessiva sedentarietà. Nessuna di queste può essere identificata come una causa diretta, ma ciascuno di questi elementi può incidere sull’equilibrio ormonale e contribuire al manifestarsi di una depressione post partum.
Depressione Post Partum, Baby Blues e Psicosi Puerperale: come differenziarle?
La Depressione Post partum si manifesta con tutti i sintomi tipici della depressione (perdita di interesse nelle normali attività, difficoltà a mangiare e dormire, angoscia profonda, etc.) di solito entro le prime quattro settimane dopo il parto.
Spesso si tende a confondere la depressione post partum con un fenomeno, più lieve, chiamato Baby Blues, che è invece una breve malinconia che può verificarsi nei giorni immediatamente successivi al parto. Questa forma di tristezza, seppur intensa, si scioglie in breve tempo e normalmente non evolve in una sindrome depressiva.
Più grave è invece la psicosi puerperale, che si manifesta con deliri, confusione mentale e manie varie, in alcuni casi tristemente sfociati in infanticidio o suicidio.
Quando rivolgersi allo psicologo
Se la depressione post partum dura qualche giorno, non c’è granché di cui preoccuparsi. Quando, invece, la situazione si protrae a lungo e rischia di sfociare in sintomi psicotici, è importante ricorrere all’aiuto di un professionista.
Uno stato depressivo che si protrae per settimane, quando invece l’attenzione della mamma dovrebbe concentrarsi sul nuovo nato, è già di per sé una condizione da affrontare al più presto, soprattutto se la neo mamma ha già sofferto in passato di depressione o se ha una personalità particolarmente fragile o proviene da un contesto sociale o economico svantaggiato e con scarse risorse di supporto.
In questi casi l’aiuto dello psicologo è molto importante per ristabilire un giusto equilibrio psichico ed affrontare, con gioia, le piccole sfide quotidiane della maternità.
Tutti i “post” sono difficili…