Counseling psicologico a Roma

II counselling o consulenza psicologica, attività che pratico a Roma nelle sedi in zona quartiere Trieste e viale Marconi, è prima di ogni altra cosa, una relazione tra due persone.

Questa relazione ha, però, caratteristiche particolari: in essa, infatti, una delle due persone – il cliente – riconosce di avere un problema e di non riuscire a trovare almeno un modo per risolverlo e, per questo motivo, cerca l’aiuto dell’altra – il counsellor – che ha le competenze teoriche certificate e l’esperienza professionale utili ad individuare almeno una soluzione. (cfr. Galimberti)

 

Nel rapporto di consulenza psicologica, pertanto, il professionista può mettere in atto almeno tre diversi tipi di intervento:

Trasferimento di informazioni: il counsellor può fornire al cliente delle informazioni utili a gestire o a risolvere il problema. In tal caso, il professionista trasferisce concretamente al cliente tutte le conoscenze che ritiene utili al benessere del cliente e alla soluzione del suo problema.
Orientamento alle risorse: il counsellor è un esperto nello sviluppo del potenziale umano. In altre parole, il counsellor aiuta il cliente ad individuare con chiarezza le proprie risorse, personali e ambientali, che possano permettergli di gestire, affrontare o risolvere il problema oggetto della consulenza.
Empowerment: il counsellor può non solo favorire la mobilitazione e l’utilizzo di risorse presenti ed identificabili, di cui il cliente è consapevole, ma può anche aiutare il cliente a promuovere, sostenere e sviluppare nuove risorse, tenendo conto delle sue specificità caratteriali, di personalità e legate al contesto di vita.

Che tipo di problemi affronta il counseling psicologico?

Il counseling affronta prevalentemente problemi di tipo esistenziale, di crisi o di rottura di equilibri che capitano comunemente durante la vita. Una separazione o un divorzio, un lutto, un trasferimento di residenza, un cambiamento importante di lavoro, il pensionamento e la riorganizzazione della propria vita, una malattia cronica o invalidante, scelte educative per i figli, conflitti interpersonali o familiari: ho elencato, a titolo di esempio, solo alcuni dei temi che possono essere oggetto di uno o più incontri di consulenza psicologica. In questi, come in altri ambiti, il percorso di counselling facilita e supporta nel cliente il processo di esplorazione e chiarificazione di stati emotivi ed esistenziali, entro aree problematiche delimitate, con l’obiettivo di migliorare il livello di benessere, di sviluppo personale e la qualità della vita del cliente.

Che tipo di problemi non affronta?

Tutti i problemi psicopatologici, i disordini di personalità e qualsiasi sintomatologia diagnosticamente riconducibile a un disturbo ben identificabile non dovrebbe essere trattato in un percorso di counselling. Per questo genere di disagi è indicato un trattamento psicoterapeutico, cioè un percorso più complesso e più ampio di ristrutturazione della personalità.

Quanto dura

Il counselling è un percorso breve, in genere da un minimo di 1 ad un massimo di 10 – 15 incontri. La durata del percorso può essere prolungata, nel caso in cui il cliente ne senta la necessità. In tal caso, il cliente e il professionista possono stabilire, concordemente, di prolungare il percorso per il tempo ritenuto necessario.

Che differenza c’è tra il counselling e la psicoterapia

Nel modello umanistico della relazione di aiuto, al quale faccio riferimento nel mio lavoro, la differenza tra counselling e psicoterapia è piuttosto sfumata e i contorni dell’uno e dell’altra parzialmente si sovrappongono. Tuttavia, è possibile individuare almeno un confine chiaro tra counselling e psicoterapia.

Il counselling, infatti, è una relazione orientata direttamente a far emergere le risorse di una persona, con l’unico obiettivo di permettere una “ripartenza” in una situazione di blocco o di disagio esistenziale.

La psicoterapia, invece, è un processo di vera e propria ristrutturazione e riorganizzazione della personalità che avviene principalmente attraverso la relazione terapeutica.
Galimberti, U. (1999). Enciclopedia di psicologia: Garzanti.

Nel caso in cui il problema che il cliente porta sia la manifestazione di – o si accompagni a – problematiche di disagio o di disturbo psicopatologico più rilevante, è la psicoterapia ad essere il tipo di trattamento più adeguato e maggiormente d’aiuto.

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