Come si manifesta l’ansia nei pazienti affetti da cancro

Vivere una condizione di forte stress emotivo per un tempo prolungato può portare a sviluppare dei problemi di salute. Le pressanti responsabilità sul lavoro, il barcamenarsi tra gravi problemi familiari, il prendersi cura di una persona a noi cara, sono situazioni che a lungo andare compromettono il nostro benessere psicofisico.
Questo ragionamento purtroppo vale anche nel senso contrario. Quando una persona affronta un problema di salute molto grave, come un tumore, può pensare di non essere in grado di riuscire a gestire una sfida così impegnativa. Il sentimento di sfiducia genera angoscia, che a sua volta compromette ulteriormente la qualità di vita del paziente. Vediamo come agiscono l’ansia e lo stress sulle persone malate di cancro e come possiamo aiutarle ad affrontare la diagnosi e il trattamento.
Perché l’ansia e lo stress non sono dei buoni alleati nel lungo periodo
Quando il nostro corpo affronta una minaccia fisica o emotiva mette in atto delle strategie di difesa. Parliamo di meccanismi innati, insiti nel nostro DNA: il corpo produce ormoni, aumenta la pressione sanguigna, aumenta la frequenza cardiaca e la quantità di zuccheri nel sangue. Nel breve periodo questo ci rende altamente performanti. Tuttavia una pressione simile è insostenibile nel lungo periodo: possono insorgere problemi digestivi, urinari, di fertilità, del sistema immunitario.
Una persona malata di cancro affronterà le cure facendo i conti con tutto lo stress fisico ed emotivo che un’esperienza del genere comporta. A ciò si aggiunge che se si sentisse sopraffatta dal senso di impotenza, potrebbe mettere in atto dei comportamenti auto sabotanti, come il fare uso di droghe, fumare, condurre una vita sedentaria, o rinunciare a cercare in tempo una cura efficace.
Screening, diagnosi, terapia: quando l’ansia e lo stress colpiscono con più facilità
Una persona a cui viene diagnosticato un tumore vive uno spettro enorme di emozioni: paura, ansia, panico, angoscia, tristezza, senso di impotenza, solitudine, depressione. Queste emozioni si presentano con più virulenza in alcuni momenti cruciali, pensiamo per esempio a: la richiesta di eseguire un esame specifico di screening; l’attesa dei risultati; sentirsi diagnosticare un tumore; concordare il percorso migliore (sono gli oncologi a guidare i pazienti in un percorso che può prevedere uno o più di questi interventi: radioterapia, chemioterapia, operazione chirurgica). Infine, se il percorso di guarigione avrà avuto un esito positivo, serpeggerà il timore che il cancro possa tornare.
Ansia, insonnia, vomito: sintomi generalizzati durante il percorso di guarigione
Durante il percorso della terapia scelta per la guarigione, le persone reagiscono in modo diverso, ma ci sono delle tendenze più o meno comuni:
- avere degli attacchi di vomito a ridosso della terapia
- sentire più dolore del solito
- soffrire di insonnia
- avere paura delle sedute di trattamento.
Possiamo classificare i livelli di stress meno gravi in quattro livelli:
- La persona mette in atto dei cambiamenti per gestire gli eventi angoscianti, come quello della diagnosi. Riesce a gestire lo stress emotivo e ad affrontare i cambiamenti che il tumore ha portato nella propria vita.
- Disagio sociale e psicologico. La persona ha difficoltà ad apportare cambiamenti nella propria vita per affrontare la sua nuova condizione. I livelli di stress sono elevati e la portano a sentirsi vulnerabile, triste, depressa, facile preda di attacchi di panico.
- Disturbi di adattamento. La persona non riesce ad affrontare il cambiamento della propria quotidianità. Ansia, depressione, problemi comportamentali o sociali incidono profondamente sulla qualità della propria vita.
- Disturbo dell’ansia. La persona è facile preda di ansia, preoccupazione, paura e non riesce a condurre una vita quotidiana normale. I sintomi che può manifestare sono: attacchi di panico; agorafobia (è la paura di attraversare gli spazi aperti); disturbo d’ansia sociale (cioè temere di essere giudicati o umiliati in pubblico); paura di specifiche situazioni o oggetti; comportamenti ossessivo compulsivi (vengono messi in atto delle routine rassicuranti che allontanano dai pensieri negativi ricorrenti) o disturbi da stress post traumatico (la persona ha delle reazioni emotive confuse e rabbiose a seguito di un evento traumatico).
Come aiutare con la psicologia oncologica un malato di cancro
Quando l’ansia e l’angoscia sono a un livello ragionevole, le persone ricorrono alla meditazione o a delle tecniche specifiche per gestire le proprie emozioni. Alcune riescono a controllare i momenti bui in cui l’ansia e la depressione vorrebbero prendere il sopravvento. Non tutti però hanno queste capacità. La maggior parte delle persone ha bisogno di sostegno sociale ed emotivo per affrontare l’ansia, la depressione e tutta la gamma di emozioni che il paziente può vivere dalla fase di screening, passando per la diagnosi, fino al percorso di guarigione concordato con gli oncologi.
La diagnosi di un tumore ha un impatto violento su quello che era la nostra vita di prima. La nostra quotidianità andrà ripensata, avremo bisogno di fare i conti con nuovi limiti e debolezze inaspettate. Se anche tu stai affrontando la diagnosi di un tumore, o conosci qualcuno in questa situazione, la consulenza di uno psicologo ti sarà di grande aiuto per sostenere psicologicamente questa sfida inaspettata. Insieme a uno psicoterapeuta imparerai a comprendere meglio le tue emozioni, e a usarle come punto di forza nel tuo percorso di guarigione.