Città e benessere psicofisico: come uscirne al meglio

Vivere in una città come Roma ha i suoi vantaggi. Senza accorgercene una passeggiata si trasforma in una visita culturale all’aria aperta. Nel quartiere Trieste è facile imbattersi nel complesso di edifici Coppedè, celebri per il loro stile eclettico. Nel cuore di Trastevere le caratteristiche fontane di Villa Sciarra rinfrancano lo sguardo oltre che il corpo.
Sebbene chiunque resti ammaliato da una simile scenografia, la vita quotidiana ha degli aspetti logoranti. Per molti le giornate iniziano alla fermata dei mezzi pubblici: all’attesa segue l’incertezza del riuscire a salire al primo tentativo. Il tragitto richiede tempo perché c’è traffico. La città si risveglia, comincia a sgomitare, aumentano i motori e i rumori. Che sia per lavoro o per svago, arriviamo a destinazione un po’ provati dalla traversata. Questa routine si ripete ogni giorno, ogni settimana, tra inquinamento acustico e ambientale.
Il trambusto di una città frenetica come Roma può avere un impatto sulla nostra salute fisica e mentale.
A differenza di chi vive nei piccoli comuni di provincia o nelle zone rurali, gli abitanti delle metropoli sono più inclini a soffrire di disturbi d’ansia o dell’umore. Nello specifico sono tre le condizioni mentali che si rilevano in misura più alta tra i residenti delle grandi città:
- lo stress post traumatico
- la gestione della rabbia
- il disturbo d’ansia generalizzata.
Lo stress post traumatico può riguardare non solo chi ha vissuto o assistito a un evento traumatico, ma anche le persone a cui è più legato e con cui condivide la propria vita, come i familiari e gli amici. La gestione della rabbia, invece, riguarda il saper riconoscere e modificare quei pensieri negativi causati da percezioni distorte. In questo modo gli stimoli interpersonali non saranno percepiti come ostili. Se consideriamo l’ansia come una naturale risposta a una situazione di pericolo – quindi fonte di stress – il disturbo d’ansia generalizzata è uno stato di preoccupazione eccessiva prolungato nel tempo.
A lungo andare vivere in una metropoli altera il nostro modo di affrontare lo stress.
La vita sempre di corsa di chi vive in città sottopone il nostro cervello a un esercizio costante, che finisce col cambiarne il comportamento. Il meccanismo funziona così: gli stimoli a cui la città ci sottopone spingono il nostro corpo in una condizione di stress, di conseguenza mettiamo in atto un comportamento noto come fight-or-flight response (‘reazione di attacco o fuga’). Si tratta di una reazione fisiologica che in una condizione di pericolo ci permette di affrontarlo o fuggire. Questa pressione continua a cui siamo sottoposti ci rende più vulnerabili a problemi di salute mentale, come la depressione, l’ansia o l’uso di sostanze.
La città non risparmia neanche il nostro sistema immunitario psicologico, specie per chi ha un’anamnesi familiare di patologie mentali. Infatti, lo stress ambientale può aumentare la probabilità di sviluppare una condizione psichiatrica come l’ansia, la depressione o il disturbo bipolare.
L’aiuto di uno psicologo è fondamentale per esternare l’angoscia emotiva a cui spinge la vita urbana, ed evitare che la vergogna o la paura del pregiudizio blocchino le persone che stanno vivendo queste difficoltà. Ecco spiegato perché c’è il rischio che i giovani adulti si sentano più soli di quanto lo siano in realtà. Non è un caso che soprattutto i millennial (i nati tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta) soffrano di questa sindrome da stress lavorativo, un esaurimento sia fisico che mentale.
Chi vive in città è più incline ai disturbi del sonno e ai problemi cardiovascolari.
Se finora ci siamo occupati del benessere psicologico, non sono da sottovalutare le ripercussioni che la metropoli ha sul benessere fisico. È dimostrato che un’eccessiva esposizione all’inquinamento atmosferico e acustico può avere delle ripercussioni sulla salute cardiovascolare.
Il rumore del traffico influisce sulla qualità del sonno causando un aumento della produzione del cortisolo, l’ormone dello stress. Sono proprio i livelli elevati di questo ormone, protratti nel tempo, ad aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
L’ambiente urbano non risparmia nemmeno dai disturbi del sonno e dall’insonnia. Le luci della città possono interferire con la capacità di fare un buon riposo notturno. Chi vive in zone urbane molto illuminate tende a dormire meno di sei ore per notte e a essere insoddisfatto del proprio riposo.
Non solo stress. Attenzione all’alimentazione.
Sappiamo tutti che le pause pranzo ritagliate tra un appuntamento e l’altro significano mangiare qualcosa di confezionato, di già pronto. È proprio questa abitudine ad aumentare i rischi di sovrappeso, pressione alta e diabete.
Ecco alcuni consigli per aiutare chi vive in città a proteggere il proprio benessere psicofisico.
Se impari ad affrontare i fattori di stress tipici dell’ambiente urbano proteggi la tua salute dal rischio di esaurimento nervoso, solitudine e depressione. Comincia da questi consigli:
Esci. Trascorri del tempo all’aria aperta.
Per prima cosa assicurati di non stare tutto il giorno chiuso in casa. Esci, fa’ una passeggiata al parco, circondati di un ambiente naturale durante la pausa pranzo. Il contatto con la natura migliorerà il tuo umore e ti aiuterà a tenere a bada le emozioni negative.
Socializza. Fa’ nuove conoscenze.
Se hai bisogno di un piccolo favore, oltre a cercare la soluzione sui social, prova a chiedere aiuto ai tuoi vicini di casa. Una volta che avrai rotto il ghiaccio potresti anche pensare di invitarli una sera a cena. Va bene anche scambiare due chiacchiere al bar sotto casa. Socializzare con l’ambiente circostante, anche con persone sconosciute, ti aiuterà a combattere la solitudine.
Muoviti. Pratica dello sport.
Ricordati che l’attività fisica fa bene al corpo e alla mente. Se ti alleni all’aperto aiuterai anche il tuo sistema immunitario e preverrai l’insorgere di cardiopatie. Rimanendo a debita distanza ci sono dei gruppi di persone che si allenano insieme al parco. Quella potrebbe essere una buona occasione per muoversi e conoscere delle persone nuove.
Parlane. Racconta come ti senti.
Raccontare degli alti e bassi che si vivono in città è un modo per affrontare lo stress. Scoprire che anche altri stanno vivendo quello che provi ti farà sentire meno solo. Il consulto di uno psicologo è importante se stai affrontando un periodo di depressione o di ansia. Iniziare un percorso di psicoterapia con uno specialista può evitare che lo stress si trasformi in qualcosa di più serio nel lungo periodo, ad esempio un esaurimento nervoso, un disturbo d’ansia generalizzato se non una depressione vera e propria.
Se da una parte vivere in una metropoli come Roma offre molte possibilità, dall’altra c’è un prezzo da pagare in termini di stress quotidiano. A fare la differenza in un contesto così logorante sono il saper proteggere il proprio benessere fisico e mentale, riconoscere di avere bisogno di aiuto in caso di difficoltà e sapere a chi rivolgersi.