Che cos’è la personalità borderline

Il disturbo borderline di personalità (DBP) è un problema di natura psicologica che interessa circa il 2% della popolazione, con maggiore frequenza nelle donne rispetto agli uomini.
Borderline in inglese significa “linea di confine” e chi soffre di DBP vive costantemente in bilico su di un confine, anzi su più confini: infatti, i suoi comportamenti subiscono mutamenti velocissimi ed imprevedibili, così come l’umore, il modo di relazionarsi con gli altri e con se stessi. Pertanto, chi soffre di DBP può avere difficoltà anche a gestire, oltre alle proprie emozioni, anche i propri pensieri.
Personalità borderline o disturbo bipolare?
Il disturbo borderline di personalità viene spesso confuso con il disturbo bipolare, che è una sindrome di interesse prevalentemente psichiatrico, soprattutto nell’immaginario comune.
In realtà, pur essendo entrambi caratterizzati dalla presenza di eccitazione euforica alternata a stati di depressione profonda, le loro caratteristiche sono sostanzialmente differenti.
Il disturbo bipolare infatti manifesta i suoi picchi e i successivi crolli emotivi in modo ciclico e prevalentemente slegato dagli eventi esteri, mentre la personalità borderline è totalmente suscettibile agli eventi esterni e, in particolare, alle dinamiche relazionali.
Tuttavia, va detto che non di rado – ovvero nel 30% circa dei casi – i due disturbi convivono in una stessa persona e anche questo può aver contribuito a creare confusione tra le due problematiche. A questo si aggiunga anche che perfino gli specialisti spesso incontrano difficoltà a diagnosticare con precisione l’uno o l’altro disturbo o la coesistenza di entrambi.
Come riconoscere i sintomi
In presenza di eventi valutati e vissuti negativamente dalla persona con disturbo borderline, si possono osservare uno o più aspetti caratteristici della sua personalità: comportamenti fortemente impulsivi, senza apparente preoccupazione per le conseguenze, episodi di rabbia, forti manifestazioni di ansia, deliri di gelosia, manie suicide, paura e attacchi di panico, solitudine, tendenza a comportamenti eccessivi, come gli abusi e le dipendenze da alcolici, cibo, droghe, gioco d’azzardo, shopping, sesso.
Ma quali sono gli eventi che le persone con disturbo borderline tendono a vivere in modo intensamente doloroso e che, quindi, sono in grado di scatenare in loro uno o più dei comportamenti appena elencati?
È soprattutto la paura del rifiuto a generare le emozioni più intense e più difficilmente gestibili, come la rabbia e la radicale svalutazione di coloro i quali sono ritenuti responsabili dell’abbandono subìto. Per questo motivo, le manifestazioni più evidenti di un disturbo borderline sono strettamente legate alle dinamiche di relazione della persona e al continuo oscillare tra l’idealizzazione e la svalutazione delle persone affettivamente significative.
In alcuni casi, tuttavia, è possibile riconoscere una personalità borderline anche prima della tempesta emotiva.
Campanelli di allarme possono essere una manifesta fragilità emotiva, una forte tendenza all’eccesso, all’irrazionalità o alle decisioni estreme. Le persone borderline in molti casi hanno una visione piuttosto rigida del mondo, fatta di bianco o nero, di buoni e cattivi, nella quale tendono a identificare diversi nemici esterni.
Nel mondo di una persona borderline non c’è solo il nemico esterno però:
la paura di essere ignorati, isolati e non amati e il convincimento di essere profondamente inadeguati costituiscono un tormento costante con il quale ogni giorno le persone borderline sono costrette a fare i conti, finendo preda di paranoie che possono sfociare in forme di dipendenza o, nei casi più gravi, in tentativi di suicidio.
Un altro elemento tipico di una personalità borderline riguarda il modo di raccontare fatti ed episodi avvenuti. Nei loro racconti sembra spesso mancare una logica univoca, pur nella grande ricchezza di dettagli e particolari. Questo perché la persona ha difficoltà ad organizzare coerentemente i propri pensieri e a valutare in modo lineare i suoi sentimenti, le sue esperienze e le relazioni con gli altri.
Personalità Borderline: l’importanza della terapia
La persona con disturbo borderline, a causa della sua emotività fragile e caotica, incontra spesso seri problemi a condurre una vita normale: gli sbalzi d’umore, gli scatti di rabbia, le crisi paranoiche possono danneggiare le relazioni sentimentali, familiari e lavorative. Chi soffre di DBP inoltre può tendere a non portare a termine nulla, anche se dotato di capacità brillanti, proprio perché basta molto poco a favorire variazioni importanti dello stato emotivo e della motivazione.
Inoltre, come abbiamo già affermato sopra, le conseguenze di un disturbo di questo genere quando non trattato e curato possono essere estreme: dalla tossicodipendenza al suicidio.
Fortunatamente la psicoterapia ha sviluppato diversi approcci terapeutici capaci di migliorare la gestione delle emozioni, insegnando al paziente un approccio più equilibrato che eviti di polarizzare immediatamente ogni situazione ed ogni persona.
In questo modo si abitua il paziente a contestualizzare quello che gli accade, imparando nel tempo ad abbandonare sia la convinzione che tutto e tutti sono contro di lui (o lei) sia quella di sentirsi inadeguato, solo e inutile.